La terra e il cielo
- Giorgia Valt
- 13 ago 2017
- Tempo di lettura: 2 min
Pensi che mi interessi di te? Hai ragione, mi interessa. Ti amo davvero.
Il cielo è ubriaco, stamattina. Vomita pioggia a fiotti e rutta a piena voce, lontano. L’aria è fredda e le lenzuola sono ancora calde del calore del mio corpo. Non ho voglia di alzarmi. Oggi no. Le urla mi risuonano nella testa, rimbalzano sulle pareti del mio cranio. Cosa pensavo di fare. Come è successo.
Ti ho detto che devi stare zitta quando parlo io. Non smettere di riempire questo silenzio. Parlami, amore.
Il suono della pioggia invade la camera, ribolle nel vuoto, mi schizza la mente. Sembra uno sciabordio lento, un rumore atavico. Riempio i polmoni di questa frescura, le orecchie di questa melodia. Stringo le lenzuola tiepide nelle mani. Devo concentrarmi su questi pensieri, su questi pensieri. Su questi pensieri.
Non ti ho dato il permesso di andartene. Non darmi le spalle, amore. Non lasciarmi mai solo.
Vorrei che non fosse successo. Pioggia, porta via il ricordo, ti prego. Non voglio saperne nulla. Oggi posso permettermi di rimanere a letto tutto il giorno, nessuno mi verrà a cercare. E anche se dovessero suonare alla porta fingerò di non essere qui. Fingerò di essere morto; tratterrò persino il fiato. Andatevene tutti. Oggi no.
Non mi guardare negli occhi, non osare. Non negli occhi, tesoro. Mi vergogno, faccio schifo.
Vorrei essere anche io ubriaco come il cielo. Ubriaco come ieri. Ubriaco come domani. Oh, a domani ci penserò domani. E oggi? No, oggi no. È così grande, questo letto, quando sono da solo. Sta smettendo di piovere. Sembra si stia addormentando tutto, ogni cosa, che la terra e il cielo si stiano assopendo dopo aver litigato e urlato per tutta la notte.
Vieni qui, troia. Vieni qui Vieni qui, amore. Vieni qui.
Come se il cielo, ubriaco e violento, avesse rovesciato sulla terra tutta la sua furia la sua rabbia la sua idiozia. La terra è debole e incredibilmente forte: riceve la pioggia e piange. E, di notte, scappa e torna da sua madre. Forse per sempre. Cosa farà il cielo senza la sua terra?
È colpa tua. Te lo sei cercata. Amore, avresti dovuto ascoltarmi. Mi ci hai costretto, io non avrei mai voluto.
E lo schiocco. Non se ne andrà mai. Sì, quello schiocco terribile, nel silenzio della notte e nel frastuono delle urla. Lo schiocco del tuo polso chiuso nella mia mano. Potrai mai perdonarmi? Quella serpe di tua madre ti porterà via da me. Ti farà credere che io non ti amo. Ricordati che sono bugie, mio amore.
Non pensare di potertene andare così, puttana. Ti verrò a cercare. Capirai perché l’ho fatto. Domani ti spiegherò il perché e tu mi amerai ancora.
Il caldo nel letto sta diventando insopportabile; l’aria sta diventando tiepida qui dentro e mi stringe la gola. Vorrei che ricominciasse a piovere su questa terra.

Comentários